Caro diario e cari amici,

In ogni seme, piccolo o grande che sia, c’è già il futuro col suo carico di speranze.
Questo è per me il periodo più emozionante del mio lavoro in campagna. Il clima, dopo un deciso ritorno dell’inverno, è velocemente tornato mite, e con la speranza che duri, ho cominciato le prime semine primaverili.
Ho cominciato con le semine in semenzaio coperto, perché all’aperto per molte colture fa ancora un po’ freddo. E così, oggi, ho messo, in vasetto o negli alveoli, i meloni verdi,i pomodori S.Pierre e quelli Yellow, la meloncella, il pomodoro giallo a lampadina, la pianta delle uova e il basilico.

Ho anche invasato dei panetti di terra con i pomodori Cuori di Bue innestati. Li ho visti ieri dal rivenditore ed anche se presto, li ho comprati. Con l’aria che tira ho il timore di non trovarli tra un mese. Ora sono dentro al semenzaio a tenere compagnia ai semi. Io d’abitudine semino solo quelle cultivar che non trovo (o faccio fatica a trovare) dai rivenditori. E così ho già ordinato le piantine di pomodori (gialli, rossi, arancioni e neri!), le melanzane innestate (lunghe nere,tonde nere e viola), i meloni ( a polpa bianca e a polpa arancione), le angurie , i peperoni (quadrati e a corno, rossi e gialli)e i peperoncini.

Questo è solo l’inizio: andando avanti verso il caldo altre verdure verranno aggiunte e terranno compagnia anche a quelle che sono già nell’orto. Trombette, zucchine, zucchine tonde, insalate varie, aglio, cipolla, e scalogno, oltre agli aromi e ai sapori che teniamo tutto l’anno.

Ma ora voglio parlarvi dei miei semenzai. Uno è su un piano unico, l’altro è fatto su 2 piani. Li ho costruiti con legno, ferro, rete metallica, plastica trasparente e tessuto-non tessuto. Ma la particolarità è che hanno le ruote. Così 

durante il giorno posso spostarli, evitando, specie in questo periodo, che durante il giorno finiscano all’ombra.
So già cosa succederà nei prossimi giorni. Andrò a controllare in continuazione se i semi sono germinati, e lo farò con lo stessa attesa e la stessa “trepidazione” che mi accompagnava quando ho seminato qualcosa per la prima volta un po’ di anni fa (erano dei ravanelli). E quando, finalmente, qualcosa timidamente spunterà, mi emozionerò di nuovo come allora.

P.S. Anche Bebè Champignon, mio aiutante in campo (la gatta, insomma!) è contenta che sia iniziata la stagione della semina in semenzaio. Adora dormirci o
sopra o dentro (dipende dal tipo di semenzaio), ma va scritto a suo merito il fatto che, tranne che per il basilico (di cui si inebria), mai ha rovinato delle piantine. E’ un gatto: se ha solo 10 centimetri a disposizione dorme in quei 10 centimetri!

A presto!

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