Caro diario e cari amici,

Nevica. E’ Maggio e nevica…. No, non sono impazzito, ma girando nel nostro oliveto a Imperia è questa la sensazione che si ha. I milioni (miliardi?) di piccolissimi fiori bianchi delle olive si sono schiusi e, complice anche il vento, svolazzando lentamente cadono a terra. La neve, appunto, di Maggio!


Io vi racconto il lato poetico, l’emozione e la speranza che accompagna questo periodo dell’anno: “Guarda che ‘carica’, speriamo che tengano (ma non tutti, che se facessero un’ oliva tutti questi fiori, col loro peso spezzerebbero anche i rami più grossi), chissà come sarà la qualità dell’olio quest’anno.”

Riccarda, invece, armata di scopa, raccoglie in continuazione i fiori che sulla piastrellatura attorno a casa formano un tappeto bianco grande, grande, grande. Ecco, questo è il lato meno poetico di questa “neve” fuori stagione. Ma se il raccolto sarà buono, ne sarà valsa la pena.

Tutti i lavori proseguono. Praticamente terminati semine e trapianti negli orti intorno all’Agriturismo (mi sono tenuto alcuni spazi vuoti per i trapianti di giugno: altre trombette e fagiolini, nonché ennesime qualità di pomodoro a maturazione più tardiva), mi sto dedicando principalmente all’orto di Prelà Castello. Intanto lì ci sono le rose ad uso alimentare con cui facciamo il nostro sciroppo di rose “Le Rose del Castello” e che vanno raccolte al massimo ogni due giorni. In più da quelle parti nell’entroterra e a 400 mt di altezza tutti i lavori negli orti iniziano più tardi, perché il clima è decisamente più freddo.

Di norma si aspetta metà maggio per cominciare a mettere le coltivazioni tipicamente estive nel terreno. Ma ha deciso di piovere e per paura che il terreno diventasse fangoso e non lavorabile con la motozappa ho, letteralmente correndo, anticipato il trapianto dei meloni Piel de Sapo (a polp

a bianca: eccezionali, i più buoni in assoluto….) e quelli a polpa arancione. Naturalmente visto il clima che si prospettava con le piogge ho dovuto coprirli con una rete da raccolta olive. Certo, lavoro in più, ma mi sto già pregustando le palline di melone sul sorbetto al limone, il tutto bagnato col nostro sciroppo di rose… mmmmh, che voglia!

Ma non son tutto Rose e Fiori (APPUNTO!). Come disse una volta la mia amica Franca, sembra che noi non curiamo olivi e orti. Sembra che coltiviamo soprattutto erba… E l’erba va tagliata perché da fastidio alle coltivazioni (non è erba da fieno), e non usando diserbanti va tagliata col decespugliatore. E io odio il decespugliatore, lui lo sa, e me la fa pagare…. Ma questo è un altro capitolo (triste o comico non so): ve ne parlerò la prossima volta.

A presto!

Qui vi lasciamo il link alla canzone che ha ispirato il titolo ci questa pagina di diario: https://www.youtube.com/watch?v=rM7mME-0xYk