Caro diario e cari amici,

Si intensifica il lavoro negli orti, continua la potatura degli olivi e ieri ho raccolto la prima rosa. In questo periodo ho messo così tanto sotto pressione la motozappa al punto di riuscire a spaccare (per le vibrazioni) il pezzo di metallo che sorregge il motore. Per fortuna il mio amico Severo (il fabbro) era subito disponibile e così ho ritardato solo di un paio d’ore. Ma, d’altronde, più usi i macchinari e gli attrezzi, più è facile che vi siano problemi.

A proposito di macchinari e attrezzi, vorrei affrontare con voi un grosso problema che attanaglia noi contadini: la sparizione degli oggetti. Ora, se non trovate più trattore, motozappa , carriola a motore e compressori vari è probabile che qualcuno li abbia presi ( rubati, e voglia il Cielo che non accada mai!). Ma qui parliamo di piccoli attrezzi: zappe, rastrelli, vanghe etc etc. Dovete sapere che esiste una legge di natura, che indica come unico metodo per trovare un oggetto perso in campagna, quello di comprarne un altro. Il tempo di tornare a casa dall’acquisto e, matematicamente, lo ritrovate… Infatti ho tutto doppio, e non per necessità, ma per disperazione. Perché io, come dice Riccarda, ‘non trovo nemmeno l’acqua a bagno’, e quindi non sono esattamente famoso per l’abilità e la pazienza con cui cerco le cose. (Mia mamma, quando mi vedeva alla ricerca di qualcosa tremava. Si segnava, certe volte mi agitava l’aglio davanti, e poi chiedeva l’aiuto ai santi deputati al ritrovamento delle cose perdute e, soprattutto, a quelli specializzati nei casi disperati). Il fatto è che i piccoli attrezzi da campagna hanno vita propria.

Intendiamoci, non siamo nel mondo Disney, per cui non succede che una scopa trasporti secchi d’acqua come in Fantasia. E siccome non esistono gli spiritelli che per dispetto fanno sparire gli oggetti (evito di credere a queste stupidaggini), sono giunto alla inconfutabile conclusione che tutti, ma proprio tutti, gli attrezzi hanno delle piccolissime gambette che gli spuntano per potersi meglio nascondere quando io li cerco. Sicuro. Infatti l’altro giorno l’attrezzo per fare i buchi nel terreno è sparito. Dovevo trapiantare dei vasetti in una pacciamatura, e oltre al danno anche la beffa: era Domenica, negozi chiusi e niente doppione; quindi mi sono dovuto arrangiare, complicandomi in maniera esponenziale il lavoro. Come da norma, il mattino dopo, l’attrezzo era poggiato sulla pacciamatura su cui avevo lavorato il giorno prima! E, per favore, non venitemi a raccontare che sono stato io a non averlo visto….
Nel mio diario, come ben sanno i miei lettori, c’è sempre un messaggio di speranza. In questo periodo di quarantena ne abbiamo particolarmente bisogno. Oggi però non ci riesco, perché se si parla di attrezzi “spariti”, io sono proprio senza speranza!

A presto!

Anche oggi vi lasciamo un link per vedere da che cosa abbiamo preso spunto per il titolo di questa pagina di diario.

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